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I test genetici prenatali

Maggio è il mese dedicato alla mamma e a tutte le mamme del mondo. E come non includere le donne che saranno mamme nel prossimo futuro e che stanno attraversando i mesi delicati, emozionanti e faticosi della gravidanza?  

I nove mesi di attesa sono sì carichi di grande emozione a cui a volte si accompagna anche un po’ di apprensione. Per tanti motivi, a volte per stare semplicemente più tranquille e proseguire la gravidanza con serenità, tante mamme decidono di sottoporsi agli screening prenatali 

La diagnostica prenatale non invasiva 

In una fase precoce, ovvero già a partire dalla nona/decima settimana di gravidanza è possibile effettuare indagini sullo stato di salute del feto. Il centro MagMedica, avvalendosi della collaborazione con il laboratorio SynLab, offre la possibilità alle neomamme di sottoporsi ad analisi mirate: 

  • Panorama test 
  • NeoBona test 
  • Analisi del cariotipo 

Panorama test

Il Panorama test è un esame non invasivo, in quanto non presenta pericolosità né per la mamma né per il feto. È un esame accurato e avanzato che permette, già dalla nona settimana di gravidanza, di ottenere informazioni genetiche del nascituro ed individuare precocemente eventuali anomalie cromosomiche. Si svolge come un semplice prelievo di sangue: grazie al campione prelevato è possibile analizzare il corredo cromosomico del feto, partendo dalle cellule presenti nel sangue della madre. 

Neobona test 

Un ulteriore test per indagare lo stato di salute del feto è il NeoBona, che fa sempre parte della diagnostica prenatale non invasiva chiamata NIPT: Non Invasive Prenatal Test. Alla decima settimana di gravidanza, la mamma può decidere di sottoporsi a questo esame che non presenta controindicazioni né per lei né per il bambino. Anche qui parliamo di un prelievo di sangue materno mirato a verificare la presenza di sindromi cromosomiche e altre criticità. Il test ha il considerevole vantaggio di poter arrivare a una diagnosi precoce e sicura di anomalie cromosomiche: 

  • Trisomie, come la sindrome di Down 
  • Alterazioni del numero di cromosomi sessuali 

Se il test di screening risulta positivo, è necessaria una conferma ricorrendo a tecniche invasive come l’amniocentesi. 

Analisi del cariotipo 

L’analisi del cariotipo è chiamata anche mappa cromosomica e ha l’obiettivo di indagare il numero e la struttura dei cromosomi per scartare l’ipotesi di malattie a carico del feto caratterizzate da ritardo mentale. Principalmente è un esame consigliato per le seguenti gravidanze: 

  • Età materna uguale o maggiore ai 35 anni 
  • Figlio già affetto da alterazione cromosomica
  • Anomalie del feto riscontrate con le ecografie
  • Reiterati aborti spontanei 

L’esame si esegue prelevando un campione di cellule presenti nel liquido amniotico oppure di villi coriali. La differenza tra amniocentesi e villocentesi ha a che fare con il momento della gravidanza in cui si effettuano. 

La villocentesi si può effettuare nel primo trimestre di gravidanza, prelevando cellule della placenta. Mentre per l’amniocentesi si deve aspettare il secondo trimestre di gravidanza per studiare le cellule fetali prelevate dal liquido amniotico. 

Per accompagnare i futuri genitori nel periodo della gravidanza la segreteria del centro medico MagMedica è sempre disponibile a rispondere. Contattaci per avere informazioni e per fissare un appuntamento con i nostri specialisti clinici. 

 

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